giovedì 21 febbraio 2013

Intestino irritabile? Le cause e i rimedi per curarlo


Una delle patologie più comuni dell'apparato gastroenterico è quella dell'intestino irritabile un'irritazione a livello addominale che coinvolge soprattutto la parte finale dell'intestino (il colon) e compromette la regolarità delle principali funzioni intestinali.
Si tratta di una patologia molto comune che colpisce anche i più attenti alla dieta quotidiana, questo perché è stretta la sua relazione con il Sistema Nervoso Centrale e con il Sistema Enterico. È infatti noto che molte patologie sono una semplice conseguenza di una vita sregolata scandita da ritmi intensi che determinano stress, considerato il vero "male di vivere" dei tempi moderni e responsabile di molti malesseri di varia natura. Vediamo insieme cause e rimedi di questa comune patologia spesso sottovalutata e non considerata come tale.
Le cause:
Le ricerche a tutt'oggi non hanno stabilito una vera e propria causa al problema intestino irritabile. 
Nella maggior parte dei casi la persona che soffre di questa patologia dimostra di avere uno stile di vita ben poco regolare. Un'alimentazione poco sana, l'assunzione di troppo alcool o di troppe fibre che tendono a far gonfiare il colon e lo stress sono le principali cause che colpiscono chi ha un intestino crasso sensibile e reattivo.
Bisogna però sempre rimanere allerta e ascoltare i segnali che ci manda il nostro corpo, non riducendo il tutto a una semplice conseguenza dello stato nervoso e quindi allo stress. Recenti ricerche canadesi hanno dimostrato che spesso l'intestino irritabile è l'anticamera di una patologia ben più grave, la gastroenterite, l'infiammazione simultanea di intestino e stomaco. 
È quindi consigliabile rivolgersi sempre ad un medico per accertarsi dello stato del proprio corpo senza far passar inosservato un possibile segnale che il nostro organismo ci trasmette.
I sintomi:
I sintomi più comuni che riguardano l'intestino irritabile sono tre:
gonfiore addominale
nausea
crampi
Ma questi possono variare a seconda dei soggetti. Alcuni ad esempio, soffrono di costipazione o presentano feci troppo dure con qualche goccia di sangue e spesso anche qualche linea di febbre. In questo ultimo caso si consiglia di rivolgersi ad un medico per richiedere analisi mediche specifiche (esami del sangue e analisi delle feci), in quanto è un chiaro segnale che l'intestino è irritato. In casi rari, ma ben più gravi, se associato a perdita di peso e forti dolori addominali, può trattarsi di tumore.
In molti casi l'intestino irritabile è però una condizione che si accompagna al ciclo metruale, in quanto gli ormoni produttivi, che aumentano nel corpo femminile in questo periodo, possono influire negativamente sul colon causando così un'irritazione dell'intestino.
Come curarsi? La dieta giusta:
Prima di tutto bisogna correggere le cattive abitudini alimentari e per far questo è necessario seguire un piccolo regime che prevede l'assunzione limitata (meglio l'eliminazione per un certo periodo, soprattutto se si soffre spesso di intestino irritabile) di alcune sostanze, quali:
latte (forse il vostro corpo tollera meglio i suoi derivati come lo yogurt)
tè e caffè in quanto la teina e la caffeina "eccitano" lo stomaco
bevande alcoliche o gasate
spezie
fritti
eccessi di verdura e fibre (bisogna equilibrarli in giuste dosi per i diversi pasti se no si rischia di gonfiare l'addome)
masticare chewing gum e caramelle (per evitare di inghiottire aria che crea i gas intestinali) Questo può contribuire a dimunire il gonfiore addominale e a garantire una vita intestinale più serena. Molto importante è fare di piccoli pasti, tre abbondanti più i due spuntini a metà mattina e pomeriggio, per evitare di appesantire l'intestino.
I rimedi:
Il primo e più efficace rimedio è seguire una dieta equilibrata. Evitate poi di assumere farmaci, in particolare i lassativi. Sono vari i piccoli trucchi e rimedi che possono aiutare ad alleviare i dolori causati dall'intestino irritabile. 
In primo luogo si può sostituire la comune tazza di tè con una tisana, magari a base di semi di finocchio, che aiuta a sgonfiare, o con un potpourri di camomilla e malva, che agiscono come "calmante" per le pareti dello stomaco e dell'intestino.
Chi è un appassionato degli oli essenziali può provare a massaggiare l'addome con dell'olio essenziale di ginepro che agisce come tonico delle funzioni viscerali, del sistema nervoso e anche di quello digestivo, oltre ad essere deupativo e diuretico.