venerdì 13 gennaio 2012

Afelandra - Aphelandra squarrosa

Generalità:
arbusto sempreverde originario dell'America centro-meridionale, che in natura raggiunge i 2-3 m di altezza, ed in contenitore si mantiene di dimensioni vicine ai 50-60 cm. I fusti carnosi, di colore scuro, portano numerose foglie ovali, molto grandi, di colore verde chiaro, ma in molte specie di colore verde scuro, con venature bianche o gialle, molto vistose; le foglie sono lucide, leggermente stropicciate. In primavera produce corte spighe ricoperte da fiori tubolari, sotto ognuno dei quali è presente una brattea colorata, generalmente gialla, ma esistono varietà con brattee e fiori arancioni, rosa o rossi. Queste piante hanno un portamento abbastanza compatto, molto ramificato e denso, e in genere non necessitano di potature.
Esposizione:
tenere in luogo luminoso, ma lontano dai raggi diretti del sole, ad una temperatura non inferiore ai 10-15°C; in estate è possibile porle all'esterno, purché in luogo semiombreggiato. Queste piante temono il freddo, quindi in inverno vanno tenute in casa o in serra temperata.
Annaffiature:
annaffiare regolarmente, lasciando asciugare il terriccio tra un'annaffiatura e l'altra, senza mai inzuppare troppo il terreno; annaffiature eccessive possono favorire il marciume radicale, e provocare l'ingiallimento delle foglie; in genere queste piante non sopportano bene la siccità, e in casi di periodi prolungati senz'acqua tendono ad afflosciarsi; in entrambi i casi la pianta tende a perdere le foglie; in inverno annaffiare sporadicamente. Da marzo a ottobre fornire del concime per piante fiorite, mescolato all'acqua delle annaffiature, ogni 10-15 giorni.
Terreno:
le aphelandre necessitano di un terreno molto ricco di humus e ben drenato: si può preparare un composto adatto mescolando della torba con sabbia, terriccio di foglie e una piccola manciata di stallatico o di humus. In genere non crescono molto in fretta, quindi non è necessario rinvasarle spesso, ma è bene cambiare il terreno ogni due anni.
Moltiplicazione:
in primavera è possibile seminare le aphelandre; nello stesso periodo è anche possibile praticare talee, che radicano abbastanza rapidamente e con facilità.
Parassiti e malattie:
este piante temono particolarmente il marciume radicale, gli afidi e la cocciniglia.