mercoledì 21 dicembre 2011

Amorphophallus


Generalità
al genere amorphophallus appartengono circa duecento specie di piante tuberose, diffuse in Africa ed in Asia, in particolare nelle zone tropicali o subtropicali. I tuberi sono in genere di grandi dimensioni, di forma tondeggiante o allungata; in primavera dal tubero si eleva un corto fusto tozzo, che porta un lungo spadice a forma di cono o di lancia, che può avere dimensioni varie, dai 40-50 cm, fino ai tre metri dell’Amorphophallus titanum; una o più spate circondano lo spadice; lo spadice può essere di colore giallo, verde, rosato o violaceo, e porta sia i fiori femminili, sia i fiori maschili, sia piccoli fiori sterili. Le spate sono di colore verdastro, violaceo o aranciato, hanno aspetto vellutato e umido e sono solcate da numerose venature. I fiori di amorphophallo emanano un odore disgustoso, simile a quello della carne in putrefazione, che attira mosche ed altri insetti impollinatori. Dopo la fioritura dal fusto viene prodotta una singola grande foglia, che ricorda le fronde delle palme: la foglia appassisce in autunno, quando la pianta entra in riposo vegetativo. A. titanum produce la più grande infiorescenza al mondo, ed ha prodotto i suoi grandi fiori anche negli esemplari coltivati. Nei luoghi d’origine i tuberi di amorphophallo vengono utilizzati per l’alimentazione, cotti. I tuberi vengono anche utilizzati in medicina ed in erboristeria, da essi si estrae il glucomannano, una fibra alimentare utilizzata nei casi di dispepsia o di obesità.

Esposizione
predilige posizioni semiombreggiate, in luogo riparato dal vento. In genere temono il freddo, ma possono essere coltivati all’aperto in luogo con inverni miti e scarse precipitazioni durante la stagione fredda.

Annaffiature
si comincia ad annaffiare non appena il tubero mostra i primi germogli, le annaffiature vanno somministrate solo quando il terreno è ben asciutto, evitando gli eccessi. Quando viene prodotta la foglia fornire del concime per piante vedi, ogni 10-15 giorni, mescolato all’acqua delle annaffiature. Quando la foglia appassisce è bene evitare le annaffiature fino alla primavera seguente. Durante i mesi freddi è possibile dissotterrare il tubero e conservarlo in luogo asciutto, temperato e buoi, fino alla primavera successiva.



Terreno
prediligono terreni molto ricchi e soffici, costituiti da torba, letame maturo e poc sabbia, per aumentare il drenaggio. Si possono coltivare in vaso, provvedendo un contenitore che abbia un diametro pari a tre volte quello del tubero; dopo la fioritura ricompattare il terreno attorno al tubero; ricordiamo di rinvasare ogni 2-3 anni le piante coltivate in vaso

Moltiplicazione
avviene in genere per seme, o per divisione dei tuberi.

Parassiti e malattie
spesso alcune specie di lepidotteri scelgono i tuberi di amorphophallo per deporre le loro uova, le larve utilizzeranno la polpa dei tuberi per cibarsene. Eccessive annaffiature possono favorire lo sviluppo di marciumi dei tuberi.